La galleria Triphé Presenta
“BEST FRIENDS”
Mostra personale di Amalia di Tecco 
A cura di Maria Laura Perilli

apertura al pubblico
Giovedì 4 settembre 2025 dalle 10 alle 19 Via delle fosse di Castello 2 RM

La galleria triphé, dal 4 settembre fino al 31 ottobre, riprenderà la programmazione con la mostra personale “Best Friends” della giovane artista Amalia di Tecco, vincitrice nel 2023 del premio Blogs&Crafts.
La mostra si propone al pubblico come una evoluzione del progetto da lei iniziato a seguito del Covid dal titolo le “Bomboline”, sculture femminili con eleganti rotondità realizzate con la cartapesta, fino ad affrontare in questa prima personale a Roma il tema dell’amicizia e del rapporto a due. 
Scultura in carta pesta di Amalia Di TeccoLe opere ,realizzate in questa serie ,vogliono rappresentare una sorta di strumento per riportare l’attenzione del pubblico verso una delle problematiche oggi più presenti ,individualismo ed egocentrismo, che attanagliano sempre più i rapporti interpersonali.
Come scrive l’artista : ”le sculture come le bici ,il pattino , sono ispirate a ricordi vissuti nella mia infanzia con gli amici e sono i ricordi più belli ,momenti passati all’aria aperta. ”L’Arte da sempre ha trattato il tema dell’amicizia, cercando di catturare tutte le sfaccettature che la caratterizzano. Emblematica, in tal senso, ” La Scuola di Atene” di Raffaello.
L’opera, creata per decorare le stanze del Vaticano, non rappresenta solo la celebrazione della conoscenza e della filosofia ,ma è anche un omaggio alla sinergia, alla collaborazione e allo scambio tra filosofi. Nella dinamica dell’opera si evince questo: supporto reciproco e condivisione delle idee sono proprio gli elementi fondanti dell’amicizia.
Altro dipinto interessante in tal senso è i ”Due Amici” di Toulouse - Lautrec, dove sono rappresentate due donne che si scambiano confidenze sedute ad un tavolo.
Lo stesso Bacio di Klimt sottolinea nel rapporto tra due persone l’intimità e la connessione che si può creare.
Se ci avviciniamo a tempi più recenti non possiamo non citare “Amici” di Keith Haring dove attraverso figure stilizzate l’artista rappresenta persone che si prendono per mano.
Ecco, quindi, che anche Amalia di Tecco affronta nelle sue opere questa tematica cercando di catturare l’essenza speciale di questo legame.
L’amicizia àncora le sue origini addirittura nella filosofia greca dove Empedocle ne individuava una sorta di concetto fisico, una forza cosmica che spinge verso l’armonia i 4 elementi acqua, aria, terra, fuoco.
Di più l’amicizia in Aristotele rappresentava una forma di affetto anche tra genitori e figli.
La visione di Amalia di Tecco, trasmessa attraverso le sue opere, potrebbe essere riassunta con la teoria del filosofo Enrico Berti che, commentando la vera felicità, sosteneva che questa consistesse principalmente nel fare insieme con gli amici le cose che più ci piace fare.
Proprio l’artista, attraverso questi suoi lavori, ripercorre la sua infanzia e ritorna alle avventure giovanili vissute soprattutto “in compagnia” di un’amica o di un amico anche estrosi, ma sempre responsabili.
Questa riflessione riporta al pensiero di Platone che, nel Liside, sosteneva come l’amicizia non fosse mai tra persone perfettamente simili perché originata dal bisogno di andare a colmare una mancanza della natura umana.
Le differenze poi tra amici ,incontrandosi, possono creare armonie importanti o grandi adii, ma sempre insito c’è nell’uomo la volontà di conoscere, provare e tentare di costruire relazioni. Le sculture di questa artista, con le loro rotondità, accolgono lo spettatore in questo mondo apparentemente solo leggero e giocoso, ma in realtà molto profondo, fatto di ricordi, nostalgie, libertà interiore: un donarsi reciproco che nell’infanzia è indiscutibilmente più spontaneo perché si è liberi da sovrastrutture e in cerca ,attraverso l’altro, della propria autodeterminazione. L’amicizia, dunque, si dovrebbe fondare sul donarsi all’altro senza aspettarsi necessariamente un ritorno, questa è la vera amicizia libera da sovrastrutture mentali che, purtroppo, il passare del tempo costruisce nelle nostre menti, allontanandoci dalla freschezza dell’ infanzia che Amalia di Tecco cerca di “trattenere” nelle sue opere come messaggio da infondere Amalia Di Tecco è un’artista italiana, nata a Giulianova nel 1995, dove tuttora risiede e lavora. E’ cresciuta tra quadri e cornici, nella bottega artigiana del padre, nella quale ha lavorato e presentato i suoi primi disegni e dipinti.
Dopo aver conseguito il diploma al Liceo Artistico, decide di continuare il suo percor- so creativo nel mondo del teatro, senza abbandonare del tutto la passione per la pittura. Con l’avvento della pandemia, è costretta a lasciare il teatro, ed è proprio in questo periodo che trova tempo e spazio per dedicarsi a nuove ricerche artistiche.
Nasce così il progetto de “Le Bomboline”, sculture femminili tonde e leggere, realizza- te con la tecnica della cartapesta. Nel 2023 vince il premio Blogs & Crafts Europe, con il quale espone insieme ad altri 13 giovani artigiani ad Artigianato e Palazzo a Firenze. Nel 2025 partecipa alla mostra collettiva di Ripattoni in Arte.

Vademecum:
Titolo mostra: Best Friends Artista: Amalia di Tecco Curatore: Maria Laura Perilli
Durata: dal 4 settembre al 31 ottobre Orari: dal martedì al venerdì 10-13 16-19 Sabato 10-13
Lunedì e domenica chiuso

Scultura in carta pesta di Amalia Di Tecco

Scultura in carta pesta di Amalia Di Tecco

Scultura in carta pesta di Amalia Di Tecco

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