Gabriele Zannini

Nei lavori di Gabriele Zannini protagonisti sono gli affascinanti fenicotteri " Flamingos" che si trovano anche nella Valli di Comacchio, terra di origine dell'artista.
Artista: Gabriele Zannini
Descrizione

Nei lavori di Gabriele Zannini protagonisti sono gli affascinanti fenicotteri " Flamingos" che si trovano anche nella Valli di Comacchio, terra di origine dell'artista.
IL volatile sembra simboleggiare l’equilibrio quasi a raccogliere in sé elementi quali: l’acqua l’aria la terra il fuoco; una sorta di sintesi riconducibile anche alla profondità del mondo psichico.
L'acqua, dove si immerge, riconducibile ad una sorta di gestualità di purificazione.
La terra si manifesta nella materialità che trascende in questi uccelli in accenni di vanità ed ostentazione nel loro cadenzare.
L'aria, che simboleggia il volo e, quindi, la spiritualità; il fuoco, infine, come energia solare che ci fa rinascere, motivo per il quale il fenicottero è considerato l'animale che conosce il mondo della luce.
Per Zannini il "Flamingos" diventa un Totem nel quale confluiscono: osservazione, indagine, errore.
Un foglio bianco animato dove focalizzare segno ed imprevedibilità che conducono alla realizzazione di eterne e nuove composizioni.
Come scrive l'artista: "la realtà, in questo caso la natura, assume un nuovo linguaggio, che liberata dalla mera imitazione e riproducibilità, si carica di un nuovo significato, in una lotta eterna che vede da una parte l'artista e dall'altra la pittura. “Nei lavori di Zannini è interessante il passaggio dall'immagine ad una sua scomposizione per arrivare a macchie rosa materiche e ricche di sfumature di colore.
In questo passaggio dalla figurazione alla frammentazione dell'immagine, si innesta, altresí, un gesto mancato, un " segno" in assenza che, come sottolinea l'artista stesso, fu descritto pienamente da Freud nell' opera " Psicopatologia della vita quotidiana”.
Nelle sue opere Zannini lascia, infatti, uno spazio al lapsus, quasi a voler tracciare quel segno " mancato" che porterà inevitabilmente a generare un’altra traccia.
La figura di origine del fenicottero rimarrà comunque, per lui sempre un punto fermo, una base solida dove tornare: un ritorno alla terra e alle sue origini.
La distruzione, la scomposizione, l'esplosione, sono solo un viaggio interiore che va al contrario: dall'ordine al Caos.
Un Caos solo apparente, perché nel mutamento si insinuano reconditi significati, infinite possibilità.
Siamo in presenza di animali esotici, dalla natura ribelle, ma composti al massimo nelle loro eleganti movenze.
Pur in corpi esili dalle bellissime piume rosa sprigionano con i loro voli un'innata potenza.
Il tratto pittorico di Zannini riesce pienamente ad esprimere l'identità di questi flamingos.
Mi hanno sempre affascinato, nella scelta degli artisti, i colori perché ne vedo tutta la carica entusiasta e propositiva di un’anima libera.
Gli animali sono puri, sono liberi, sono come i bambini e nella pittura di Zannini c'è quella ricerca di andare " oltre il visibile" per rigenerarsi ogni qual volta la vita ci ponga sfide continue.

 Esposizioni

2025
Collettiva "RESTART: l'eco dell'arte contemporanea" presso la BIBLIOTECA LIBERA E ERRANTE a Diegaro di Cesena (FC). A cura di Antico Sentiero e Punto Vita.

Mostra collettiva In memoria di Gustavo Dino Biagi. Presso Alma Studios di Bologna. A cura di Francesco Finotti e Sandro Malossini.

2024
Collettiva “Paesaggi - Naturali/immaginari” presso la Chiesa di San Bernardino dei Disciplinati Bianchi, Città di Bene Vagienna (CN), a cura di Marcello Corazzini.

Collettiva “Oltre il tempo: “Un’esposizione senza inizio” presso CSA Farm Gallery di Torino a cura di Marcello Corazzini.

2023
Collettiva “Un arcipelago in divenire” a Faro arte galleria di Marina di Ravenna (RA) a cura di Francesco Finotti e Sandro Malossini.

Collettiva “JUNGLA” presso Ca’ Vaina a Imola (BO) organizzata da Arianna Zama e Sara Cortesi, a sostegno dei Comuni della Bassa Romagna colpiti dall’alluvione.

Esposizione personale “UNICA 16” presso CSA Gallery Torino a cura di Marcello Corazzini.

Collettiva “Uneasiness Places/Luoghi Inquieti 2” a CSA Gallery Torino a cura di Marcello Corazzini.

Partecipazione al progetto “RIVISTA IN SCATOLA” di Angelo D'Amato per la galleria Civico 23 Art Space di Salerno.

Partecipazione ad una performance di live painting in occasione della manifestazione Delta DiVino, tenutasi nel centro storico di Comacchio (FE) dal 29 aprile al 1° maggio. Direzione artistica dell'evento a cura di Riccardo Buonafede in collaborazione con CediS – centro di solidarietà APS, Spazio

Marconi APS e Work and Belong scs all'interno dell'iniziativa Made in Valley finanziata dalla Regione Emilia Romagna.

Esposizione personale a Romano di Lombardia (BG) all'interno del progetto Tempo-rari place curato da Marco Rossi.

Finalista al premio internazionale YICCA che lo ha portato ad esporre presso la galleria Imagoars di Venezia.

Collettiva presso lo spazio espositivo Marsaladue a Bologna all’interno del progetto “Drawning tropical market”.

Finalista al concorso Guest art presso il B&B Antico Sentiero di Cesena curato da Valerio Balzano.

Finalista alla VII edizione del concorso “Arcipelago” in memoria di Gustavo Dino Biagi presso la Rocca dei Bentivoglio di Bazzano, Valsamoggia (BO); commissione composta da Elio Rigillo (direttore Fondazione Rocca Bentivoglio), Lorenzo Balbi (direttore Mambo Bologna), Enrico Fornaroli (docente

Accademia belle arti di Bologna), Francesco Finotti (docente Accademia di Brera di Milano), Sandro Malossini (gallerista e curatore), Gianmarco e Lorenzo Biagi.

>