Luca Vallone
Dice Rita Levi Montalcini: "Tutti dicono che il cervello sia l’organo più complesso del corpo umano...da medico ...e come donna, vi assicuro che non vi è niente di più complesso del cuore... nei ragionamenti del cervello c’è logica, nei ragionamenti del cuore ci sono le emozioni”.
La Galleria Triphè propone la mostra: "Ad un passo dal Cuore" dell'eclettico artista Luca Vallone; un’artista, classe 82, selezionato tra i partecipanti al Premio Arte 2023.
Non si può negare che il cuore abbia rappresentato per molti artisti, da sempre, un tema centrale; basti pensare ad Andy Warhol, uno dei padri della Pop Art, che proprio nel 1982, anno di nascita di Vallone, ha realizzato l'opera dal titolo Cuore. Tornano, così, necessariamente alla memoria, grandi dell'arte come: Leonardo da Vinci con Cuore e Vasi sanguigni, Eugène Delacroix bozzetto per la Vergine del Sacro Cuore 1821 e Munch "Due Cuori”, opera del 1899, sita presso il Tel Aviv Museum of art.
E ancora: i cuori di Braque, Frida Kahlo, Henri Matisse, e ad oggi artisti di fama mondiale quali Hirst, Koons, e non da ultimo Banksy con la famosa opera, del 2002: Bambina con il palloncino.
Luca Vallone si propone in questa personale con il 'suo cuore’, ad altissima identificabilità, dall'impatto coloristico evidente quasi a voler sottolineare la centralità di questo organo.
Il cuore, infatti, è fondamentale non solo dal punto di vista organico, perché alla base delle funzioni vitali di un essere vivente, ma anche come scrigno di tutte le emozioni.
Un “raccoglitore” dei sentimenti, da gestire e coordinare per quanto possibile, con la parte razionale del cervello per raggiungere così un equilibrio empatico.
È così che trovano particolare intensità e attualità le parole di Luca Vallone: "dovremmo tutti, soprattutto in questo periodo cercare di riconnetterci con la nostra parte migliore."
La mostra, allestita negli spazi della Galleria Triphè sita in zona Castel Sant'Angelo-San Pietro, cuore pulsante di Roma, propone al pubblico due sezioni del progetto espositivo di Vallone: una prima parte, con 10 quadri con installazioni di cuori e 5 cuori scultorei su piedistalli e una seconda parte dove il colore rosa funge nelle opere come una sorta di legame del passaggio dalla pelle al cuore.
È così che torna alla memoria l’emblematica canzone di Antonello Venditti "dalla pelle al Cuore" che nel testo scrive: " ...è dalla pelle al cuore che devo ritornare, senza più dolore, senza farti male." Parole che sinteticamente esprimono un concetto: un ritorno alla necessaria risintonizzazione tra azione e sentimento.