Pier Augusto BRECCIA

www.pieraugustobreccia.it


Cortona: 1-31 agosto 2009

 

“Ognuno sta solo sul cuore della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera”

 

E’ in questa atmosfera di solitudine che l’uomo vive il suo essere gettato nell’esistenza soffocata dalla banalità della quotidianità’, sino a perdere, come nella metamorfosi di KAFKA, il suo aspetto umano. Può, tuttavia, esserci un processo di riscatto capace di fargli riscoprire il suo essere progettato per l’esistenza?

L’esserci dell’essere, cioè dell’ente uomo e della sua capacità di essere ciò che lui stesso sceglie di essere, trova possibile risposta nella proposta ermeneutica di Pier Augusto Breccia.  Il suo mondo estetico sollecita, appunto, il fruitore a farsi parte attiva del gioco quanto mai stimolante e coinvolgente dell’autosignificazione esistenziale. La forma di Breccia è forma aperta, dove per apertura si intende la capacità dell’artista di restituire all’immagine una forma-parola che, pur presentandosi in veste di oggetto reale e nel contesto di uno spazio reale, non è circoscrivibile alla sola realtà ed interiorità dell’artista stesso ma si fa cifra significabile per tutti coloro che la fruiscono. Subentra, in sostanza, la peculiarità di trascendere la pura e semplice realtà in vista della possibilità, dove possibilità è quella del fruitore all’atto della autosignificazione esistenziale, di individuare la verità o una parte di essa su se stessi, per mezzo della partecipazione al grande gioco estetico-ermeneutico. Gioco, però, solo apparente!

Per l’artista esso è missione stimolatrice utile, con la sua forma aperta, ad avvicinare la coscienza dell’io alle proprie radici, per tentare di riportare l’uomo ad una consapevole cognizione di se stesso.

Maria Laura Perilli

 

Artista:
Pier Augusto Breccia
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