Luiss SERRANO

Cortona: Agosto - Settembre 2011

 

 NATURA SOSPESA

“ Atmosfera di suggestioni ed allusioni “

Una dimensione, più di ogni altra, connota le opere del maestro spagnolo Luis Serrano : il silenzio. Un silenzio che lo avvicina, per certi versi, alla solitudine introspettiva di Edward Hopper e ,maggiormente , al nostro Valter Lazzaro. Per definire l’opera di Serrano, nulla calza meglio, di quanto detto per l’artista italiano:”….dalle opere emerge un senso di realtà sospesa dove tutto è metafisicamente immoto ed allo stesso tempo in agitazione, specchio di emozioni e sensazioni che nascono dal di dentro. L’atmosfera è carica di suggestioni ed allusioni che invitano ad andare oltre l’orizzonte per trovare l’infinito silente che è proprio di tutti e di ognuno.” Forse per questo, i soggetti, nei lavori di Serrano, non rimangono mai circoscritti al campo geometrico della tela; il carico di pathos che li contraddistingue muove l’osservatore verso” L’oltre “,inducendolo a navigare in una spazialità priva di confini, di margini di contenimento. Le tematiche di ogni dipinto o disegno si snodano in una atmosfera dove forte è la percezione di assenza di gravità. Regna la leggerezza! Italo Calvino la definisce in quel testamento che sono le “ Lezioni Americane “ uno dei codici di comportamento letterario del terzo millennio; fa riferimento, per meglio chiarire il concetto, al De Rerum Natura di Lucrezio, considerandolo :”….la prima grande opera di poesia in cui la conoscenza del mondo diventa dissoluzione della compattezza del mondo.” La leggerezza ,al di là di ogni previsione,è ormai elemento caratterizzante il linguaggio di tanti architetti ed artisti. Serrano costruisce la sua idea di leggerezza individuando il senso del sospeso; una dimensione che l’artista rende con la capacità di captare il momento, di impedire il passaggio, di fermare l’istante. Operazione di estrema delicatezza della quale Serrano si serve per apportare al suo lavoro il senso dell’eterno, della universalità poetica, dove è riscoperta la centralità dell’essere umano recuperato ad una posizione dell’ascolto, della meditazione, oggi sempre più perduta in un infausto oblio. Trionfa la riscoperta del culto del silenzio, della musica silenziosa, del TACET. La profondità, lo spessore del contenuto del messaggio, trovano valido sostegno in un meccanismo della forma reso con sapienza tecnica ed ampio uso della citazione ,a testimonianza della cultura artistica del maestro spagnolo. Le lumeggiature caravaggesche scorrono sulle nature morte in sinergia con delle spatolature impalpabili per la loro discrezione e precise al punto di ricondurre il disegno dell’impianto generale a sottintese rigorose geometrie ,tipiche della lezione di Cezanne. Alcune dissolvenze paesaggistiche sottolineano sia “ ricordi Turneriani” che elementi di quel naturalismo informale unico nel nostro Ennio Morlotti. Anzi, proprio in alcuni paesaggi, emerge come in Morlotti ,una tendenza ad un “Impianto astratto-naturalistico,anche se di strutturazione cezanniana, risolto con una tecnica vigorosa,gestuale “, dove pace , solitudine, orizzonti liberi annullano qualsiasi volontà descrittiva, facendo emergere, così, la delicata sensibilità che è a fondamento dello stato d’animo di un maestro dell’arte quale è Luis Serrano.

Maria Laura Perilli

Artista:
Luis Serrano
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